L'indice PRAL degli alimenti tratto da http://perladieta.blogspot.it/2013/03/il-ph-dellorganismo-acidosi-ed.html Il visionario lavoro del dr. Thomas Remer, autore già nel 1995 dell'articolo "Potential renal acid load (PRAL) of foods and its influence on urine pH" ("Carico acido renale potenziale (PRAL) degli alimenti e sua influenza sul pH dell'urina") e co-autore di molti altri articoli scientifici su questo argomento nei successivi anni, pone le basi per valutare, con semplicissimi ed economici test del pH sull'urina, l'impatto salutistico di ciò che si è mangiato nelle ore precedenti, riducendo tutta l'enorme complessità metabolica che tutto ciè sottintende, ad una formula tutto sommato semplice: dove: Cl è il cloro, PO4 sono i fosfati, SO4 i solfati, mentre Na è il sodio, K il potassio, Ca il calcio e Mg il magnesio. Quindi: cloro, fosfati e solfati sono acidificanti, e sodio, potassio, calcio e magnesio sono alcalinizzanti. Il problema con questa formula è l'unità di misura del PRAL: mEq significa milliequivalenti, ed è una complicata definizione chimica basata sui rapporti acido-base delle molecole in relazione alla loro reciproca concentrazione.
Per fortuna, il Dr. Remer ha successivamente introdotto una versione semplificata di tale formula, che si è dimostrata parimenti efficace nel descrivere la correlazione tra alimenti e pH urinario; nell'articolo "Dietary potential renal acid load and renal net acid excretion in healthy, free-living children and adolescents" ("Carico acido renale potenziale alimentare ed escrezione netta di acidi in bambini ed adolescenti sani e liberi") il PRAL è valutato infatti come: Poi sono comparsi dei coefficienti davanti ad ogni molecola: i solfati sono stati considerati come provenienti dal metabolismo delle proteine, a loro volta con un coefficiente che ne valuta contemporaneamente il contenuto medio in solfati e l'assorbimento intestinale medio; i fosfati sono stati ricondotti al fosforo, riportato nelle tabelle alimentari, e pesato con un coefficiente che ne valuta l'assorbimento intestinale, così come avviene per potassio, calcio e magnesio. Il PRAL di per sè continua ad essere misurato in milliequivalenti (mEq) ma, a questo punto, possiamo prenderlo come un indice, ed utilizzarlo per valutare il carico di acidi degli alimenti, e come neutralizzarlo sempre con gli alimenti! Prima di lanciarsi nell'esame di tabelle alimentari grandi a piacere, leggiamo un'illuminante sintesi nella discussione dell'articolo del 1995: "[...] valori negativi di PRAL si trovano quasi esclusivamente nei gruppi di frutta e verdura. Al contrario, i più alti carichi di acido derivano dai formaggi, e poi da carne, pesce e cereali". Bastandoci per ora queste parole di indirizzo, vediamo come possiamo facilmente valutare il nostro stato di salute interno misurando il pH dell'urina, per poi tornare sugli alimenti ed il loro potere acidificante o alcalinizzante.
Il pH dell'urina e l'equilibrio acido-base dell'organismo
Quando facciamo le analisi delle urine, il valore del pH riportato sul referto è considerato normale se compreso tra 4,4 e 8: com'è possibile questo, dato che l'urina come abbiamo visto "scarica" dal sangue scorie che ne potrebbero alterare il pH, che deve assolutamente rimanere tra 7,35 e 7,45? Cioè la misura del pH urinario non è una valutazione diretta del PRAL, perchè ci sarà sempre una quota di acidità indipendente dall'alimentazione, data dagli acidi organici. In ogni caso, se ad esempio troviamo alle analisi il pH=5,5 per la nostra urina, benchè questo valore sia assolutamente "normale" per il nostro medico, possiamo prenderlo come segnale della necessità di cambiamento, e della direzione che questo deve avere: il PRAL ci dà modo di neutralizzare completamente tutto il carico di acidi della nostra alimentazione, andando a bilanciare anche l'acidità indotta dall'attività fisica. E' quindi importante trovare un modo facile per misurare il pH della nostra urina, e anche in modo facile per valutare il PRAL degli alimenti che mangiamo, in modo da poter influenzare direttamente il pH dell'urina grazie alle nostre scelte alimentari. Il modo più facile ed economico per misurare il pH urinario è dato dalle strisce di carta al tornasole con intervallo specifico, ad es. 5,5-9,0: un intervallo più ristretto del classico 1-14 consente una maggiore precisione anche per un dispositivo così economico, riuscendo a valutare lo 0,5 di pH. Non so se si trovano in vendita in Italia, ma comunque un prodotto economico e semplice da usare trovato su eBay sono le "DF Special Indication Paper pH 5.5-9.0".
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